Venerdì 22 Novembre 2024
MANUEL MINGUZZI
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Favoriti Tour de France 2022: la griglia di partenza

Pogacar in pole position, Roglic e Vingegaard primi avversari, per l'Italia carta Damiano Caruso

Primoz Roglic

Primoz Roglic

Copenaghen, 29 giugno 2022 - Parte venerdì dalla Danimarca il Tour de France 2022, che presenta sei tappe di montagna e due a cronometro, di fatto pane per i denti del cannibale Tadej Pogacar. Lo sloveno è tra i grandi favoriti della corsa con i bookmakers che lo quotano sotto i 2, alle sue spalle ci sono Primoz Roglic e Jonas Vingegaard con quote tra le 4 e le 5 volte la posta. Molto più indietro gli altri. Vediamo dieci possibili protagonisti della Grand Boucle.

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Tadej Pogacar

È il grande favorito, se non altro perché ha già vinto più volte il Tour de France e di fatto appare imbattibile. Va forte a cronometro, va fortissimo in salita, non ha punti deboli e l'unico momento difficile lo ha vissuto sul Ventoux un anno fa quando attaccò Vingegaard. Basti pensare che nel 2021 ha vinto con 5 minuti di vantaggio.

Primoz Roglic

Uno dei pochi in grado di rivaleggiare. Pure lui, come il connazionale, va forte sia a cronometro che in salita, ma gli è sempre mancato un centesimo per fare l'euro al Tour de France. L'età avanza, va per i 33 anni, ma può giocare di esperienza e di tattica sfruttando una squadra, forse, più forte.

Jonas Vingegaard

È il nome nuovo delle corse a tappe dopo il Tour 2021 chiuso al secondo posto. Classe 1996 ha l'entusiasmo e le qualità giuste in salita per sparigliare le carte. La Jumbo può usare lui per una tattica più spregiudicata, con Roglic magari a controllare Pogacar. E Tadej non potrà seguire tutti.

Geraint Thomas

Perso Bernal, la Ineos deve fare riferimento a un vecchio leone della corsa, tra l'altro ex vincitore. Un Thomas a pieno regime avrebbe le caratteristiche giuste per provarci, forte in salita e fortissimo a cronometro, ma da un paio di stagioni non è più quello di un tempo. Chissà che ritrovando i galloni di capitano non possa sfoggiare la sua miglior versione.

Daniel Martinez

Fondamentale nel Giro 2021 per Bernal, Martinez è uno scalatore puro che in salita non ha nulla da invidiare ai migliori. Senza il colombiano avrà un ruolo più importante nella Ineos e sulle grandi salite del Tour, e ce ne sono tante, potrà attaccare per creare scompiglio tra i big, che si marcheranno tra di loro.

Aleksander Vlasov

Passato alla Bora, Vlasov dovrà cercare di consacrarsi in un grande giro. Scatta forte in salita, si difende a crono, la sua condizione sembra buona e può avere una occasione di podio se qualcuno, davanti, steccherà in corsa. Con il marcamento generale tra Uae, Ineos e Jumbo, la Bora potrà approfittarne.

Enric Mas

L'uomo di punta della Movistar. Si tratta di uno scalatore concreto, uno di quelli che lo trovi sempre nelle posizioni di vertice pur facendosi notare poco. Vanta già due top ten al Tour de France e due podi alla Vuelta. Non sarà facile staccarlo in salita ma resta un outsider.

Ben O'Connor

L'anno scorso ha chiuso in quarta posizione sfruttando una fuga. In salita può andare forte e questo sarà il primo vero banco di prova da capitano della Ag2R Citroen. Non sarà facile per l'australiano con questa concorrenza ma avrà una possibilità se sarà in buona condizione. Vanta già una vittoria di tappa al Tour e una vittoria di tappa al Giro.

Jakob Fuglsang

Un vecchio volpone della carovana. Ha cambiato squadra passando alla Israel dove avrà un ruolo importante vista la mancanza di condizione di Chris Froome. Non è mai riuscito a vincere un grande giro e difficilmente ce la farà stavolta, ma potrà dare spettacolo in qualche tappa e sperare in una top ten nella generale.

Damiano Caruso

 

Unica carta italiana con speranze di top ten in classifica generale. Viene da un bel podio al Giro 2021 e al Delfinato ha dimostrato di non essere lontano dai migliori in salita. E' uno scalatore di passo e non di scatto, questo lo penalizza, un po' come l'età, ma negli ultimi anni ha trovato una nuova dimensione. Bisognerà capire, però, quale sarà la tattica della Bahrain, se cioè userà la coppia Caruso-Haig per la classifica o se si cercherà la singola vittoria di tappa

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